Multe a strascico, divieto nel nuovo codice

multe a strascico

Le multe a strascico sono quelle multe effettuate attraverso una videocamera che fotografa le auto in divieto di sosta non notificando loro nulla sul tergicristallo.

Questa modalità di sanzione è spesso contestata perché è il metodo più veloce per i comuni per fare cassa, e quale cassa?!?!?!?!

Ricordiamo infatti che spesso le multe a strascico effettuate con questa modalità fruttano parecchi soldi.

Questa modalità è chiamata Scan capture e prende il nome dal tipo di telecamera, con le seguenti funzionalità:

  • rilevare dalla targa dell’auto in sosta o in movimento per verificarne assicurazione, revisione o se è stata rubata.
  • multe a strascico effettuando tante foto dei veicoli in divieto

Nel secondo caso il problema vero e proprio sta nel fatto che spesso il proprietario dell’automobile riceve la notifica con notevole ritardo vedendosi quindi addebitare la mora relativa allo stesso.

Proprio per questo motivo pare che il nuovo codice della strada, approvato in commissione dei trasporti ma in attesa della finale approvazione di camera e senato, vieterà la scan capture.

Il tema delle multe a chiamata è da sempre al centro di discussioni tra cittadini e amministrazioni. Spesso infatti è apparso chiaro che non venga punita l’infrazione ma solo che si trovi nel momento sbagliato al posto sbagliato. Un esempio è stato quello delle multe di Pasqua e Pasquetta a Milano di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Ci pare comunque strano che a fronte del divieto della scan capture e delle multe senza notifica siano invece aumentati i poteri degli ausiliari del traffico come abbiamo visto in questo articolo.

Pare infatti che un emendamento del Pd al Codice della Strada dovrebbe garantire agli ausiliari del traffico nuovi poteri. Nello specifico si parla di aumentare il potere di fare multe. Nel testo della proposta si legge che i Comuni potranno conferire funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta nell’ambito del territorio oggetto di disciplina istitutiva della sosta regolamentata a pagamento. Quindi, oltre a multare le auto sulle strisce blu, potranno fare multe anche a chi sosta su strisce pedonali, passaggi, scivoli per disabili e strisce gialle.

Il tema del parcheggio resta dunque al centro del dibattito con le istituzioni perché è l’infrazione ritenuta più innocua ma che aiuta molto i comuni a fare cassa.

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