Educazione stradale e cattivi esempi. Cosa fare.

In Italia sono molteplici le iniziative mirate alla diffusione dell’educazione stradale sia nelle scuole ma anche in contesti con pubblici più adulti.

Queste iniziative sono tutte lodevoli ma hanno un nemico molto forte ovvero i cattivi esempi. Infatti è proprio di oggi la notizia di un personaggio famoso impegnato nella solita scemenza di riprendersi con il cellulare mentre guida alla velocità folle di 240km/h.

Non faremo il nome di questo personaggio, ha già avuto troppo clamore, ma l’esempio, cattivo, ci serve per esprimere un dubbio. A cosa serve impegnarsi e lottare affinché l’educazione stradale diventi un valore se poi non esiste un freno all’esposizione di comportamenti scorretti?

Si potrebbe per esempio punire chi commette questi reati esattamente come vengono puniti coloro i quali mostrano sui social un qualsiasi reato? Abbiamo già parlato dell’iniziativa #noigstorieswhiledriving ma sappiamo bene che senza un supporto delle istituzioni queste iniziativa restano un solo un hashtag .

Sicuramente l’inasprimento delle sanzioni per l’uso del cellulare alla guida, previsto nel nuovo codice della strada, determina un nuovo approccio all’argomento ma abbiamo visto che non è risolutivo esattamente come non lo è stato l’inasprimento delle norme sul tasso alcolemico. Se però sul tasso alcolemico c’è il limite fisico dei controlli effettuabili per l’uso del cellulare in realtà potrebbe venirci in aiuto la teconologia.

Ad esempio una App per bloccare i telefoni mentre si è in corsa potrebbe essere la soluzione certo dovrebbe riconoscere se si è alla guida o se si è un passeggero. Qualsiasi soluzione non potrà però prescindere dalla responsabilità personale che spesso è ben incentivata dalla certezza della pena. Potrebbe per esempio configurarsi una flagranza di reato per tutte quelle persone che si fanno video o selfie mentre guidano?

Si potrebbe pensare ad una sanzione pecuniaria, almeno, per personaggi come questi che conoscono solo il valore di quello che si può comprare con i soldi? O ancora, un oscuramento obbligatorio del profilo?

Insomma in attesa che la tecnologia ci venga in aiuto l’unica arma a nostra disposizione resta la punizione. E voi cosa ne pensate?

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.