Cambieremo il modo di muoverci dopo l’emergenza?

Come saranno le nostre abitudini dopo l’emergenza? Dopo l’emergenza cambieremo il nostro modo di muoverci, divertirci, incontrare gli amici e lavorare?

L’ipotesi di un mondo diverso si sta facendo prepotentemente avanti e non perché siamo bravi a leggere il futuro ma semplicemente perché stiamo affrontando delle sfide che credevamo impossibili come lavorare o studiare da casa che si stanno rivelando difficili ma superabili. Cosa resterà alla fine di questo sacrificio? Sicuramente la paura degli assembramenti e con essa cambierà sicuramente il nostro modo di spostarci.

In grandi città sarà difficile pensare all’utilizzo dei mezzi pubblici come si è sempre fatto. Nelle piccole città, dove l’uso del proprio mezzo è sempre forte, difficilmente si passerà ai mezzi. Quindi aumenteranno le corse dei mezzi pubblici o aumenteranno i viaggi in auto? Pare proprio che da una ricerca condotta da IPSOS in Cina rivela proprio quali saranno i prossimi trend relativi all’utilizzo dell’auto privata.

Molte industrie hanno avuto un grave impatto dall’epidemia di coronavirus in Cina. L’industria automobilistica è una di queste. La fonte esterna mostra il numero di vendite di autovetture calate dell’80% a febbraio in Cina.

Ipsos in Cina ha condotto un rapido sondaggio alla fine di febbraio per monitorare l’intenzione di acquisto di nuove auto sotto l’impatto del Coronavirus in Cina. Gli insegnamenti che abbiamo da questo sondaggio sono sicuramente di natura commerciale, considerato che l’istituto di ricerca ha effettuato l’indagine per i suoi clienti ma restano comunque interessanti:

  • Chi al momento non possiede un auto ha intenzione di acquisirne una a causa della mancanza di fiducia nei trasporti pubblici
  • La frequenza dei touchpoint digitali è aumentata
  • Sono preferite le funzionalità legate alla salute
  • Sono preferiti i servizi di vendita online e post-vendita

Cambieremo il modo di muoverci dopo l’emergenza ma i problemi resteranno gli stessi.

Non dimentichiamoci però che potranno cambiare le abitudini ma resteranno i problemi legati ai parcheggi, al tempo in auto che può essere improduttivo e anche a tutte quelle persone che pur avendo un auto non possono guidarla per vari motivi.

In Italia si può provare il servizio di driver privati che guidano l’auto dei clienti come CiaoAldo, potrai così lavorare in auto, usare l’auto anche se ti hanno sospeso o ritirato la patente e potrai farti aspettare e riaccompagnare in caso di visite ed esami.

Vai su www.ciaoaldo.com

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.