Anziani alla guida e incidenti ma non rinunciano alla patente

ENTRATE CONTROMANO IN AUTOSTRADA: OLTRE IL 90% DEGLI ULTRAOTTANTENNI PATENTATI RITIENE DI GUIDARE BENE. COSì GLI ANZIANI ALLA GUIDA PROVOCANO INCIDENTI. DATI DELLA PIATTAFORMA DI DRIVER CIAOALDO.

COMUNICATO STAMPA

Milano lì 3 febbraio ’20

CiaoAldo, con oltre 3.00 driver con oltre 20 punti patente registrati in tutta Italia è l’unica piattaforma ad offrire il servizio “guida la tua auto”. Il driver si presenta dal cliente, guida l’auto dello stesso, lo aspetta – ad esempio ad una visita medica- e lo riporta a casa.

“E’ un servizio che nasce con vari target – ci dice la co- founder dott.ssa Maria Scaringella- uno dei quali senz’altro era, e dico era, anziani over 80 con auto e patente quindi regolarmente alla guida ma con una alta probabilità di causare incidenti, soprattutto per i viaggi extraurbani”.

“Da quando siamo partiti – continua la Dott.ssa- poco meno di due anni fa abbiamo già erogato migliaia di ore di servizio. Pochissime di queste nonostante effettuate per clienti uomini over 80. Il 90 % delle prenotazioni per gli ultra ottantenni  uomini viene fatto dai figli. Poi il genitore rifiuta il servizio. Sempre”.

“Abbiamo voluto andare a fondo della questione – spiega la co-founder- e dopo una surevy telefonica interna abbiamo verificato che appunto il 90% degli ultraottantenni ritiene di guidare in modo perfetto e quindi di non avere alcun bisogno di un autista.  Le donne  invece già over 65 sono invece dotate di maggior autocoscienza- chiosa la Scaringella- ed infatti da sole rappresentano più di un terzo – il 35%- del numero di ore di servizio da noi erogate”.

Il tema della guida degli anziani è molto delicato. Esistono problemi psicologici legati ad un discorso di esclusione sociale certamente, ma dall’altro canto, come ricorda l’ASAPS ben il 30% degli incidenti mortali per entrate contromano in autostrada è dovuto agli over 80.

Il nuovo codice della strada dovrebbe prevedere non solo multe o ritiri della patente – che sono ovviamente successivi agli incidenti, ma meccanismi di prevenzione, per evitare che questi episodi si ripetano.

Leggi anche l’articolo pubblicato su L’opinionista

Dott.ssa Maria Scaringella

CO-FOUNDER & SOCIAL MEDIA MANAGER

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